LA PETIZIONE
Come out!
Chiediamo a tutti i candidati al Parlamento Europeo di impegnarsi per promuovere i diritti lgbti.
IL PROBLEMA
Dal 2009 in Europa c’è una “Carta dei diritti fondamentali”: da allora essere europei significa anche il riconoscimento della dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia. Per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali in molti casi questa carta è rimasta lettera morta. In un’indagine del 2013 dell’agenzia Ue per i diritti fondamentali due intervistati su tre hanno detto di aver nascosto o dissimulato il proprio orientamento sessuale a scuola e almeno il 60% di loro è stato oggetto di commenti o comportamenti negativi, mentre oltre l’80% ricorda commenti negativi o atti di bullismo verso studenti lgbti.
IL RUOLO DEL PARLAMENTO EUROPEO
Il Parlamento ha un ruolo importante per cambiare le cose. Lo ha già fatto in passato, come quando grazie alla direttiva europea n. 78 del 2000 è stata approvata in Italia una legge contro la discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere sui luoghi di lavoro, la 216 del 2003. Ora è il momento di fare un ulteriore passo in avanti.
COMINCIAMO A FAR L’EUROPA
Ai candidati chiediamo di impegnarsi a sottoscrivere i dieci punti della piattaforma Come out: si tratta di azioni concrete che possono creare una vera e propria tabella di marcia per l’Ue. Le dieci proposte si focalizzano su: parità delle persone lgbti; la creazione di un meccanismo di sorveglianza contro le violazioni dei diritti umani; l’adozione di una legislazione globale antidiscriminazione; azioni di contrasto alla violenza omofobica e transfobica; la promozione di una definizione inclusiva di famiglia nelle politiche dell’Ue; la tutela dei diritti delle persone trans; interventi contro il bullismo scolastico; il contrasto alla discriminazione e allee disuguaglianze nelle politiche per la salute; garanzie per una protezione efficace per i richiedenti asilo lgbti.
LA TUA FIRMA È IMPORTANTE
Aiutaci, con la tua firma, a sollecitare i nostri futuri europarlamentari ad un impegno serio su questi temi.