COMINCIAMO A FAR L’EUROPA

L’occasione è importante: il 25 maggio manderemo in Europa 73 nuovi deputati.

Dobbiamo essere sicuri che siano, fra le altre cose, in prima linea per la promozione dei diritti lgbti.

E tanto più importante perchè è proprio in sede Europea che si possono fare le conquiste di cui la società ha bisogno.

In Italia, grazie all’impulso dell’Unione Europea, sono state approvate norme contro la discriminazione (legge 216 del 2003  contro la discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere sui luoghi di lavoro), sono nate istituzioni contro la discriminazione (come l’Unar, l’Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni) e forniti strumenti alle forze dell’ordine per combattere la violenza di genere e le discriminazioni (come l’Oscad, Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori).

PIATTAFORMA COME OUT

Ma questo non basta: è urgente proseguire questo percorso che rischia di bloccarsi. Per questo è nata la piattaforma europea Come Out  che in 10 punti concreti segna una road map per il futuro delle politiche dei diritti lgbti.

Chiediamo a tutti i candidati italiani di sottoscriverla. Si tratta di un gesto concreto e di un impegno di civiltà. Perchè combattere la violenza e le discriminazioni fa dell’Europa un posto migliore, per tutti.

GUIDA AI CANDIDATI

L’adesione alla piattaforma Come Out, insieme alle posizioni espresse in tema di diritti delle persone lgbti, di laicità delle istituzioni, di diritto all’autodeterminazione e di contrasto alla violenza e alle discriminazioni e alla valutazione di Arcigay sul candidato, sono alcune delle informazioni che si ritrovano sulla scheda candidati.

I candidati monitorati sono quelli di tutte le circoscrizioni dei principali partiti (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Nuovo Centrodestra – UdC, Lega Nord, Fratelli d’Italia-AN, L’Altra Europa con Tsipras, Scelta Europea – ALDE).

Attraverso questo monitoraggio dal basso si vuole far tesoro dell’opportunità offerta dal sistema delle preferenze (del tutto assente nelle elezioni politiche in Italia) e aiutare gli elettori e le elettrici, che in molti casi hanno già individuato il partito o la lista da sostenere,  a scegliere il nome o i nomi che danno più garanzie rispetto agli obiettivi auspicati dalla comunità lgbti. Inoltre lo strumento, nella fase post voto, diventerà uno spazio di monitoraggio tematico dei 73 eletti italiani, attraverso il quale verificare la coerenza rispetto agli impegni presi.

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FATTORE RAINBOW

Tutte le informazioni riportate nella scheda dei candidati contribuiscono a costruire il suo profilo in termini di attenzione alle tematiche lgbti. Sulla base della sua adesione alla piattaforma Come Out, dell’impegno dimostrato nella sua attività politica passata, delle dichiarazioni rilasciate a TV e giornali durante la campagna elettorale tutti gli elettori e le elettrici possono così non solo farsi un’idea di quanto un candidato sia “rainbow” o “unfriendly”. Ma anche esprimere direttamente il proprio consenso o il proprio dissenso, contribuendo a determinare il “fattore rainbow” del candidato.

 

Insomma: votare è importante, scegliere un’Europa migliore è il modo per costruire anche un’Italia migliore.

I 10 PUNTI  COME OUT

 Ai candidati e alle candidate per il Parlamento europeo chiediamo di sottoscrivere la piattaforma Come Out,  un programma in dieci punti elaborato da Ilga Europe per il quinquennio 2014/2019 sul tema del riconoscimento dei diritti delle persone lgbti.  La piattaforma è disponibile anche nella versione originale (inglese) e in altre lingue dei Paesi dell’Unione sul sito di Ilga Europe.

 

10 TRAGUARDI PER LE PERSONE LGBTI

Mi impegno come membro del Parlamento europeo a sostenere  l’uguaglianza tra tutte le persone in Europa e a  difendere i diritti umani delle persone lesbiche, gay , bisessuali , trans e intersessuali (LGBTI).

Mi impegno a promuovere uguali diritti per le persone LGBTI sostenendo le seguenti azioni:

1. L’adozione di una strategia europea per l’eguaglianza LGBTI

Dotare l’UE di un piano d’azione contro le discriminazioni e per l’uguaglianza che le permetta di esercitare efficacemente e coerentemente i suoi pieni poteri a questo fine come già fa per combattere altre forme di discriminazione.

2. Far rispettare i diritti umani entro i confini dell’Unione Europea

Assicurare l’adozione di una strategia interna sui diritti umani e la creazione di un meccanismo di monitoraggio per consentire all’UE di reagire alla violazione dei diritti umani entro i suoi confini e costringere gli Stati Membri a rispettare gli impegni presi in materia di diritti umani.

3.Completare la direttiva Ue anti-discriminazioni

Lavorare attivamente per l’adozione di un’esauriente legislazione antidiscriminatoria e per l’effettiva implementazione degli standard esistenti, anche attraverso la continuazione dei programmi finanziari dell’UE che permettano un’efficace azione per fare dell’eguaglianza una realtà nell’UE.

4. Combattere la violenza omofobica e transfobica

Lavorare attivamente per l’estensione della legislazione europea per combattere tutte le forme di violenza motivata dal pregiudizio e mobilitare tutte le agenzie UE per la protezione di tutte le vittime di violenza e la formazione degli ufficiali di polizia.

5. Promuovere una definizione inclusiva di famiglia nelle politiche dell’UE

Assicurare che la legislazione UE e le sue politiche siano inclusive delle famiglie LGBTI entro l’ambito delle competenze UE (come la libertà di movimento e il mutuo riconoscimento) e promuovere il rispetto e il riconoscimento dei diritti delle famiglie LGBTI.

6. Prendere la leadership nella tutela dei diritti delle persone trans 

Essere leader nella richiesta di cancellare tutti i vincoli e le limitazioni al riconoscimento legale del genere delle persone trans che sono una chiara violazione dei diritti umani e sostenere attivamente l’UE nel continuare ad essere alla guida del movimento per la depatologizzazione delle identità trans.

7. Agire contro il bullismo nelle scuole

Mobilitare le istituzioni UE e gli Stati Membri per affrontare adeguatamente il fenomeno del bullismo, incluso quello omo-transfobico, attraverso i programmi e le politiche UE esistenti.

8. Affrontare discriminazioni e disuguaglianze in ambito sanitario

Mobilitare le istituzioni UE e gli Stati Membri per rimuovere le bandiere esistenti al godimento effettivo dei diritti sanitari delle persone LGBTI, attraverso i programmi e le politiche UE esistenti.

9. Assicurare un’efficace protezione alle persone lgbti in cerca d’asilo

Assicurare che gli Stati Membri esaminino correttamente le richieste d’asilo delle persone LGBTI e sostenere le agenzie UE e le autorità nazionali nella piena implementazione della legislazione UE in materia di asilo.

10. Rendere l’UE leader mondiale nella battaglia per l’uguaglianza delle persone LGBTI

Assicurare che i diritti umani delle persone LGBTI al di fuori dell’UE rimangano una priorità nella politica esterna dell’UE stessa, comprese le politiche di allargamento e di vicinato, nelle sue posizioni in consessi internazionali e entro il suo supporto programmatico ai difensori dei diritti umani.

Chi promuove la campagna

“A far l’Europa comincia tu” è una campagna ideata da Arcigay, la più grande associazione italiana che si batte per i diritti delle persone gay, lesbiche e trans, e sostenuta dal finanziamento della  Fondazione Open Society Institute in collaborazione con Osife (Open Society Initiative for Europe). Questo sito è stato realizzato da Lattecreative.

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