Tensione Ue-Russia, sei deputati scrivono alla Commissione: “Non perdiamo di vista i diritti”
09/09/2014
A ridosso della pausa estiva, un’interpellanza scritta, con in calce le firme di sei europarlamentari, ha raggiunto la Commissione europea, riportando alla sua attenzione la violazione dei diritti delle persone lgbt in Russia. Il quesito giungeva all’indomani della notizia del tribunale di San Pietroburgo che aveva definito l’associazione LGBT russa Coming Out come “agente straniero”, che richiedeva da parte del governo azioni di controllo supplementari. Gli olandesi Sophie in ‘t Veld e Dennis de Jong, la slovena Tanja Fajon, la finlandese Sirpa Pietikäinen, l’austriaca Ulrike Lunacek e l’italiano Daniele Viotti hanno sottolineato, nella loro istanza, che “sebbene siamo tutti consapevoli dell’accresciuta tensione dei rapporti politici e di sicurezza tra Russia e Unione europea, il rispetto per i diritti umani non va mai perso di vista”. “In quali termini – chiedono quindi i sei eurodeputati alla compagine di Junker – i diritti delle persone lgbt saranno discussi nel vertice Ue – Russia in programma per il prossimo gennaio?”. Qui il testo dell’interpellanza.
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