Filippi (Forza Italia) contro le famiglie omogenitoriali. Arcigay: “Non votatelo, è omofobo”
11/05/2014
«Fabio Filippi non sa più dove attaccarsi per dimostrare la sua omofobia pur di farsi notare per la sua candidatura alle elezioni Europee». È una condanna senza appello quella del presidente nazionale dell’ Arcigay, Flavio Romani, all’ennesima iniziativa del consigliere regionale di Forza Italia, Fabio Filippi, che dopo aver polemizzato il 5 aprile scorso su un incontro realizzato dall’associazione Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) all’Istituto Superiore Cattaneo di Castelnovo Monti, è tornato alla carica attaccando per l’ennesima volta il mondo omosessuale per fini elettorali. Questa volta, nel mirino di Filippi, gli 80 euro che il governo Renzi ha promesso nelle buste degli italiani. Secondo il consigliere forzista, «per il Pd la famiglia è prevalentemente quella omosessuale, oppure quella mono-nucleo che ha più facilità a ricevere sovvenzioni pubbliche rispetto a quella formata da un padre e da una madre con figli a carico. Per una famiglia italiana media ricevere 80 euro in più al mese, e vedersi rincarati altri servizi, rappresenta una squallida presa in giro in un periodo di profonda crisi economica che si poteva evitare. Ma questo è il Partito democratico. E ormai la gente ha imparato al conoscerlo». Frasi che non sono passate inosservate al presidente nazionale dell’ Arcigay: «È incredibile come Filippi riesca a mettere la questione omosessuale all’interno di argomenti che non centrano assolutamente nulla – afferma Romani – Magari il Pd fosse così schierato sulle coppie omosessuali. Sarebbe una bella notizia. Di sicuro in Europa non abbiamo bisogno di persone come lui e mi auguro che la gente lo terrà presente bocciandolo alle elezioni». Proprio per monitorare la sensibilità verso tematiche Lgbt da parte dei candidati alle Europee, dall’Arcigay è stata lanciata una campagna “A far l’Europa comincia tu”, citando la canzone di Raffaella Carrà: sul sito www.cominciatu.it, infatti, vengono analizzati i comportamenti e le dichiarazioni di tutti i candidati al parlamento di Strasburgo. «Filippi è uno di quelli che sconsigliamo come la peste. Pessimo. Cerca di tirare fuori la parte peggiore dell’elettorato», aggiunge Romani.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
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