Raffaele
Fitto
NON HA ADERITO ALLA CAMPAGNA ILGA
L'eurodeputato non ha firmato la piattaforma di ILGA Europe.
NO COMMENT
L'eurodeputato non si è espresso durante la sua attività politica sui i diritti delle persone LGBTI
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Presidente della Regione Puglia dal 2000 al 2005, Ministro per gli Affari Regionali nel Governo Berlusconi IV dal 2008 al 2011. È figlio del politico democristiano Salvatore Fitto, anch’egli presidente della Regione Puglia dal 1985 al 1988. Inizia intanto la carriera politica nella DC, nelle file della quale è eletto consigliere regionale nel maggio 1990. Nel 1994 aderisce al Partito Popolare Italiano e nel 1995 ai Cristiani Democratici Uniti. Riconfermato consigliere regionale in occasione delle elezioni regionali pugliesi del 1995, diventa vicepresidente della Regione Puglia nella giunta di centrodestra di Salvatore Distaso. Nel 1998 lascia il CDU e fonda, insieme ad altri esponenti del partito, i Cristiani Democratici per la Libertà, con lo scopo di proseguire l’alleanza con la coalizione di centro-destra del Polo per le Libertà. Dal 1999 al 2000 è parlamentare europeo. In occasione delle elezioni regionali pugliesi del 2000, Fitto si candida alla presidenza della regione con il sostegno del Polo e riesce a sconfiggere l’esponente ulivista Giannicola Sinisi con il 53,9% dei consensi. Fitto diviene così il più giovane presidente di Regione italiano. Ricandidatosi alle elezioni regionali pugliesi del 2005 è sconfitto dal candidato di centro-sinistra Nichi Vendola per 14.000 voti, pari allo 0,6%. Coordinatore Regionale di Forza Italia fino al 2009, Fitto è stato per un anno a capo dell’opposizione di centrodestra in Consiglio Regionale, prima di dimettersi, optando per il seggio di parlamentare. Nelle elezioni politiche del 2006 è eletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione Puglia e diviene componente della I Commissione (Affari Costituzionali) della Camera. Nel 2006 è stato nominato da Silvio Berlusconi responsabile di Forza Italia per l’Italia meridionale. Nel dicembre 2007 è nominato responsabile, per il Popolo della Libertà, ai Rapporti con altri partiti e movimenti. Alle elezioni politiche del 2008 è rieletto alla Camera dei deputati nella circoscrizione Puglia e a maggio dello stesso anno è nominato Ministro degli Affari Regionali e le Autonomie Locali del Governo Berlusconi IV. All’indomani delle elezioni regionali del 2010, considerato l’esito negativo per il centro-destra nella regione Puglia, rassegna le proprie dimissioni da Ministro, assumendosi piena responsabilità della sconfitta elettorale, ma il Consiglio dei ministrile respinge. Nel giugno 2010 alle funzioni di ministro per gli affari regionali si aggiunge quello per “la coesione territoriale” con alle dipendenze ilDipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, precedentemente del Ministero dello sviluppo economico. Alle elezioni politiche del 2013 si ricandida alla Camera come capolista del PDL nella circoscrizione Puglia. Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce a Forza Italia.