Silvia Costa presidente della Commissione Cultura e Istruzione

22/07/2014

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Al di là del campanilismo, non è certo una buona notizia per noi l’elezione di Silvia Costa, europarlamentare italiana del Pse, a capo della Commissione Cultura e Istruzione dell’emiciclo di Strasburgo. Silvia Costa infatti si è distinta tanto nei mandati precedenti quanto nell’ultima campagna elettorale, per le sua posizioni contrarie al riconoscimento pieno dei diritti delle persone lgbti. Anzi, appena eletta la Costa non ha tardato ad assicurare la sua “difesa della famiglia tradizionale”.

Credo che cultura ed educazione, come le politiche giovanili, rappresentino insieme le radici e la piattaforma futura per un New Deal europeo”, ha affermato la neo presidente, che faceva già parte della stessa Commissione nella precedente legislatura di Strasburgo ed è stata la relatrice del programma Europa creativa 2014/2020. Facile intuire come nella sua concezione i diritti non rientrino in questo nuovo New Deal.

Della Commissione Cultura, che vedrà l’ungherese Andrea Bocskor come prima vicepresidente, faranno parte altri 4 membri italiani: Isabella Adinolfi del Movimento 5 Stelle, Giovanni Toti di Forza Italia, Curzio Maltese della Lista Tsipras, Luigi Morgano del Partito Democratico.

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